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La storia del ponte inizia nel 1874, quando il consiglio comunale approvò il progetto di Ernesto Ghiotti, ingegnere capo del Comune di Torino, che aveva avuto la meglio su una soluzione che prevedeva l’utilizzo del ferro. I lavori iniziarono due anni più tardi, per concludersi nel 1880: lo scopo, puntualmente raggiunto, era quello di collegare la zona compresa tra il Valentino e la ferrovia nel contesto di un quartiere in forte espansione negli anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento.

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Cinque le sua arcate, con il caratteristico contrasto cromatico tra il mattone a vista dei timpani e i rosoni bianchi. Una curiosità: il ponte Isabella non è perfettamente in asse con corso Dante, (gli esperti direbbero che forma con il Corso un angolo di 13 gradi).

Per quanto riguarda i lampioni, la base è assolutamente originale, mentre è cambiata la parte superiore, un tempo in stile simil-floreale.

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Curioso ricordare che sotto il ponte Isabella passava il Circuito automobilistico del Valentino.

Il circuito non era niente facile: 4200 metri, molto veloce, con un punto di grande difficoltà nel sottopassaggio del ponte Isabella, dove vi era anche una cunetta che faceva sobbalzare le vetture.

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