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La passerella che unisce Montisola all’Isola di San Paolo e a Sulzano è pronta.

Oggi è il giorno X: si inaugura “The Floating Piers”.

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L’artista bulgaro Christo ha fatto il miracolo: rompete le righe e toglietevi le scarpe (cit), da sabato 18 giugno al 3 luglio si cammina sulle acque.

Il corridoio giallo dalia può essere calpestato in contemporanea da 11 mila persone. Parte della passerella (gratuita, senza prenotazioni e aperta 24 ore su 24) sarà off limits: di giorno si potrà camminare su una superficie larga 8 metri, mentre col buio verrà ristretta a cinque per mantenere l’ordine.

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Come arrivare?

I treni faranno avanti e indietro da Sulzano, fermano a 50 metri dalla passerella, ogni ora: Trenord ha aumentato i posti in carrozza e fissato 72 corse al giorno, ma non si può prenotare (i biglietti però si comprano online). Per cercare un posto auto (non si può prenotare), basta scaricare l’app su thefloatingpiers.com e premere il tasto invio: potrete controllare quali parcheggi siano liberi. Le moto vanno parcheggiate al campo sportivo del paese o in zona Martignago, mentre le bici saranno legate alle rastrelliere di Pilzone, area ex Nk, o vicino al distributore di Sale Marasino. La sosta costa 2 euro: in cambio, i ciclisti avranno un free pass per il bus navetta gratuito (chi vuole arrivare a piedi dovrà seguire i percorsi pedonali). Troverete tutte le informazioni sul sito ISEOLAKE.INFO.

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Ma chi è Christo?

L’artista è, con la moglie Jean Claude, scomparsa nel 2009, uno dei più importanti artefici della Land Art.

L’idea è semplice: intervenire sul paesaggio modificandoli, nel loro caso in maniera provvisoria. Sono noti soprattutto per le opere realizzate con il tessuto, “imballando” monumenti o stendendo lunghi teli in luoghi naturali.

Un esempio di questo si ritrova nella loro celebre opera realizzata tra il 1972 e il 1976 denominata Running Fence: una recinzione continua, tesa da Est a Ovest per quasi quaranta chilometri tra alcuni declivi della campagna californiana, a nord di San Francisco.

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Una serie di ampi teloni di nylon bianco appesi a un cavo d’acciaio sorretto da oltre duemila montanti metallici che, visti dall’alto, si snodano come un serpente e attraversano valli e colline fino a perdersi all’orizzonte. Quest’opera territoriale è volutamente giocata per contrapposizioni poiché la verticalità della recinzione si oppone nettamente all’orizzontalità del paesaggio e l’artificialità del nylon contrasta con la naturalità dell’erba. Infine anche il biancore dei teli si contrappone ai sobri colori del terreno. Quando i teli sono gonfiati dal vento, infatti, l’enorme serpente sembra quasi animarsi e per tutta la sua lunghezza risuona di un crepitare secco e sonoro. Per la realizzazione dell’intero impianto furono necessari quattro anni, ma l’opera ebbe una vita estremamente breve essendo durata solamente quattordici giorni.

Famosissima l’opera imballaggio del Reichstag (giugno 1995) – il Reichstag di Berlino venne impacchettato con un tessuto argentato. Milioni di persone andarono a vedere l’opera.

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Tra i progetti futuri: Over The River – la copertura di un torrente, l’Arkansas River, in Colorado.

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