Arrivati in terra veneta (vedi post), abbiamo separato in due città i luoghi da visitare. Prima delle tappe: Venezia.
Il prode Enrico, il piccolo della compagnia, sempre capace di adattarsi senza problemi ai programmi di viaggio, aveva espresso un desiderio: “Decidete voi dove andare, ma mi piacerebbe tanto sapere dove hanno girato le scene di 007!”
Bene, non fosse che abbiamo 12 ore di tempo per girare per Venezia, l’obiettivo di Enrico potrebbe essere davvero carino.
Le ore a Venezia saranno incredibilmente piene e ricche di sorprese…
Il Palazzo di 007 – Casinò Royale
Dobbiamo assolutamente accontentare Enrico e allo stesso tempo regalargli una cartolina di Piazza San Marco.
Rapida consultazione del fido Samsung S5 e ottengo le risposte che cerco: Su IMDB.com trovo tutte le location della laguna nei film di 007, ma una me ne interessa in particolare.
Enrico vuole capire dove “è crollata la palazzina in Casinò Royale.Troviamo l’informazione sull’impareggiabile Davinotti
La palazzina crollata, grazie alle mirabili tecnologie 3D, è sul Canal Grande, tra Palazzetto Dolfin (alla sua sinistra) e Palazzo Remer (a destra)
Mentre passiamo sotto il ponte di Rialto, lo vediamo in lontananza. Anonimo, proprio di fronte al Sotoportego dell’erbaria.
Da vicino non ha proprio nulla di simile al palazzotto che crolla nel film. Enrico è sconcertato e un po’ dubbioso…
Crederà alle mie parole solo alla sera, quando andremo a rivedere con calma un frammento del film. Forti questi esperti di Hollywood!
Il nostro vaporetto si ferma a Piazza San Marco e dopo una passeggiata sotto il campanile,
decidiamo di addentrarci per le Mercerie, verso il nostro primo obiettivo: la “Libreria Acqua Alta”.
Le Mercerie sono il nucleo dell’attività commerciale della città lagunare fin dai primissimi tempi della Repubblica di Venezia quando si vendevano le merci preziose arrivate in porto da mercati lontani. Un tempo i negozi di tele e stoffe pregiate restavano aperti tutta la notte. Collegano Piazza San Marco alla zona di Rialto attraverso un sistema di calli.
Abbondano le gioiellerie, le pelletterie, i negozi di abbigliamento, e, chiaramente, le vetrerie artistiche con la produzione di Murano.
Venezia – Libreria Acqua Alta
Dopo una splendida passeggiata per le Mercerie, arrivati in Campo Santa Maria Formosa capiamo di essere vicini alla meta ed intanto un gentilissimo signore veneziano ci spiega che a Venezia non ci sono vie o strade e nemmeno piazze o vicoli. A Venezia ci sono Calli, Campi e Campielli. C’è solo una piazza nel sestiere San Marco, ovvero Piazza San Marco. Ci spiega anche che campo deriva dal ricordo delle estese effettivamente presenti un tempo davanti alle chiese, in terra battuta o prato.
Arriviamo alla libreria. Un luogo incantato!
La libreria di Luigi Frizzo è considerata una fra le dieci librerie più belle al mondo secondo una classifica stilata dalla BBC (qui il link)
I testi della sua libreria non sono disposti in semplici scaffali, ma in una gondola a grandezza reale che campeggia nel centro del locale, in alcune canoe, oppure in vecchie vasche da bagno o in enormi catini di legno. Così, in caso di acqua alta, i libri sono già in salvo.
Ci troviamo libri vecchi e nuovi, disposti secondo logiche non proprio da codice archivistico. Su una delle uscite troneggia una scala fatta di libri su cui si possono fare splendide foto, in un ingresso secondario invece troviamo accatastati tra i libri tutti i volumi della enciclopedia italiana per ragazzi più famosa ed amata “I Quindici”.
All’interno sono quasi tentato dall’acquistare un vecchio cd dei Police “Sincronicity”, ma poi ritorno indietro a fotografare la porta di accesso e mi imbatto…in un progetto artistico 2.0.
Progetto artistico
Mentre scattiamo una foto all’ingresso laterale della libreria, ci incuriosisce un disegno appiccicato sulla porta con del nastro colorato. Dietro al disegno un testo ci informa del progetto artistico:
“TTAAP – THE TAKE AWAY PROJECT: I draw it, I share it and if you find it, if you like it, you can keep it, but please, inform me!”
Ed allora scriviamo su Facebook ed instragram al misterioso/a artista, che qualche giorno dopo ci risponde carinamente su Instagram con una foto ed un messaggio. “Happy endings”
Venezia – Isola di Burano
Dopo la libreria pensiamo bene di andare a visitare una delle isole più belle e colorate al mondo: Burano.
Nota in tutto il mondo per la colorazione vivace delle case e per la lavorazione dei merletti, è davvero un luogo che colpisce.
La tradizione vorrebbe che Burano fosse stata fondata, dagli abitanti della città romana di Altino che si erano rifugiati in laguna per sfuggire alle invasioni barbariche.
Il cuore del paese è piazza Galuppi, l’unica piazza del paese realizzata interrando un canale.
E proprio sulla piazza si affaccia la chiesa di San Martino, l’unica chiesa che si erge nell’isola, con un campanile molto particolare, caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati su palafitte.
Non è chiaro il motivo della colorazione così sgargiante delle case: un’ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, visto che nell’isola ci sono pochi cognomi, ognuno molto diffuso.
Un’altra tradizione, racconta invece che i colori vivaci servirebbero ai pescatori per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano probabilmente è particolarmente fitta.
La leggenda vuole che proprio grazie ad un pescatore sia nata anche la tradizionale produzione tessile artigiana. Il buon pescatore, avendo resistito al canto delle sirene in nome della sua bella che lo attendeva a Burano, avrebbe ricevuto dalla regina dei mari una corona di schiuma per ornare il capo della sua sposa. Le amiche della promessa sposa, invidiose e conquistate dalla bellezza del velo, avrebbero cercato di imitarlo, dando così inizio a una scuola di tradizione centenaria, che si è affermata sull’isola a partire dal XVI secolo.
Comunque, se verrete a Venezia, pensateci bene: impossibile non passare da Burano.
Alla ripartenza, prima di salire sul vaporetto, c’è tempo per una foto alle briccole.
Le Briccole, i “Guardiani di Venezia”, sono da sempre presenti nella laguna: sono i gruppi di pali di legno legati tra di loro e posti in acqua, conficcati nel fondale.
Indicano le vie d’acqua da seguire in laguna e periodicamente vengono sostituiti.
La tradizione artigiana italiana ha previsto però una nuova vita per questi pali: alcune aziende, eccellenza italian della lavorazione del legno e del design, come Riva 1920 e Pininfarina, utilizzano ad esempio il legno rilavorato delle briccole per arredare lussuosi interni auto (ad esempio in foto l’interno del prototipo Pininfarina Cambiano).
















