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Nel 1988 un viaggio di 11 mila chilometri portò dagli Stati Uniti a Torino un vecchio bimotore ad elica Douglas DC-3, una pietra miliare nella storia dell’aviazione civile mondiale, costruito in 16.000 esemplari e utilizzato da centinaia di compagnie aeree in ogni angolo della terra.

Presto diventerà il simbolo dell’aeroporto di Caselle…

Il volo di trasferimento è epico: il glorioso “Dakota” ai comandi di Herbert Lewis Waite parte il 9 giugno 1988 da Venice facendo scali tecnici e per rifornimento a Hyannis e Bangor negli USA, Goose Bay (Canada), Narsarssuaq (Groenlandia), Reykjavik (Islanda), Shannon (Irlanda) e a Lione (Francia).
Approda infine a Caselle Torinese il 14 giugno 1988 sotto l’acqua di un torrenziale, ma benaugurante acquazzone.
Quello di Torino fu costruito nel 1944 come C-47D militare ed approdò poi all’uso civile con la matricola N8383.

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LA STORIA 

La storia del C-47D inizia nel 1944 negli stabilimenti Douglas di Long Beach, vicino Los Angeles, quando esce dalle officine come una delle tante versioni militari del DC-3 commerciale.
Assegnato alla 9th Air Force dell’USAAF, giunge in Gran Bretagna nel novembre 1944 al termine del conflitto rientra negli USA e viene accantonato per qualche mese nel “cimitero degli aerei” di Davis-Monthan (Arizona).
Nel 1947 viene convertito ed  inizia una seconda ed intensa carriera con l’USAAF che durerà oltre vent’anni. Presta servizio con diversi reparti basati negli USA  ed all’estero, finché nel ’64 rientra negli Stati Uniti. Torna quindi nel 1967 ancora nel Regno Unito, dove aveva iniziato la sua carriera oltre vent’anni prima, e vi rimane fino alla smobilitazione nel giugno 1969. Venduto sul mercato civile, cambia di proprietà numerose volte fino a passare, nel 1987, alla Duncan Aircraft Sales di Venice (Florida).
È in Florida che, dopo qualche mese, viene individuato, ancora in perfette condizioni, dalla società SAGAT che lo acquista per farne un monumento.

IL RESTAURO

Nel 1989, il velivolo viene restaurato e adibito a sala di proiezione, in occasione di visite scolastiche alle strutture aeroportuali.

Poi, per la volontà di ricollocarlo all’ingresso dell’aeroporto in posizione ben visibile agli utenti, il velivolo è stato trasferito negli stabilimenti  Alenia Aeronautica di Caselle Sud, dove tecnici e maestranze si sono cimentati nel suo recupero provvedendo al restauro strutturale e delle parti danneggiate, al lavaggio e alla riverniciatura completa. Il velivolo è stato ridipinto con la storica livrea della LAI, Linee Aeree Italiane, una delle prime compagnie aeree italiane del dopoguerra.

Il DC-3 è così ritornato all’antica bellezza e a dare il benvenuto, con il suo indiscutibile fascino, ai passeggeri dell’Aeroporto di Torino.

[Fonte: SAGAT]

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