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Considerato uno dei migliori album dal vivo di sempre, Made in Japan è un live dei Deep Purple, registrato e pubblicato nel 1972, pietra miliare della storia del rock. Le canzoni di questo album sono tratte da 3 serate concerto registrate nell’agosto del 1972 in Giappone, più precisamente due a Tokyo ed una ad Osaka.

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Contiene alcune celebri versioni di pezzi che sono divenuti classici del rock come Smoke on the WaterChild in Time e Strange Kind of Woman. I brani sono tratti dagli album di quel periodo, in particolare FireballIn Rock e Machine Head realizzati dalla formazione dei Deep Purple considerata più classica, la cosiddetta Mark II con Ian Gillan e Roger Glover.

Quando Made in Japan uscì nel dicembre del 1972, il livello tecnico delle registrazioni dal vivo e della post-produzione non era ai livelli che sarebbero stati raggiunti negli anni successivi. Dischi di gruppi all’epoca famosi avevano subito aspre critiche perché troppo evidenti erano le manomissioni posticce realizzate in studio e al mixer.

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In una intervista degli anni ottanta, il bassista dei Deep Purple Roger Glover definì Made in Japan «il disco più onesto della storia del rock», perché testimoniava senza trucchi, sovraincisioni, manomissioni in studio, ciò che realmente era la musica dei Deep Purple in concerto, con la loro carica, l’energia che esprimevano, la bravura dei musicisti, ma anche i difetti e le imperfezioni.

Nonostante una lunga serie di leggende metropolitane al riguardo, i concerti da cui è tratto Made in Japan non sono mai stati filmati.

Come nacque la canzone più famosa, la inossidabile Smoke on the water?

La canzone è conosciuta ed immediatamente riconoscibile per il suo motivo centrale, uno tra i più famosi riff nella storia dell’hard rock. Il riff, eseguito dal chitarrista Ritchie Blackmore, è accompagnato dalle parti di batteria e basso elettrico prima dell’inizio del cantato di Ian Gillan.

Smoke on the Water racconta un episodio realmente accaduto a Montreux nel 1971, quando verso la fine di un concerto di Frank Zappa and the Mothers of Invention uno spettatore sparò un razzo segnaletico che incendiò il Casinò (poi riaperto nel 1975).

Il titolo Smoke on the Water (letteralmente fumo sull’acqua, accreditato al bassista Roger Glover, che narra di come ebbe l’idea quando si risvegliò dopo aver fatto un sogno qualche giorno dopo l’accaduto) si riferisce al fumo che si spandeva sopra il lago di Ginevra dal casinò in fiamme mentre i membri dei Deep Purple guardavano l’incendio dal loro hotel.

Smoke

Il nome “funky Claude” si riferisce a Claude Nobs, il direttore del Montreux Jazz Festival, che aiutò alcune persone a fuggire dall’incendio.

We all came out to Montreux 
On the lake geneva shoreline
To make records with a mobile
We didn’t have much time
Frank zappa and the mothers
Were at the best place around
But some stupid with a flare gun
Burned the place to the ground
Smoke on the water, fire in the sky

Frank Zappa

Il semplice, ma efficace riff, che ha reso la canzone tra le più riconoscibili della storia del pop, è stato anche causa di polemiche tra la critica e Blackmore. Il chitarrista, irritato per l’accusa di eccessiva semplicitá, sará costretto a difendere la propria creatura e inviterá i critici all’ascolto di un altro pezzo dall’attacco “facile”, la Quinta di Beethoven.

Ritchie Blackmore pictured here at the Grand Hotel in Montreux, Switzerland recording Deep Purple’s Machine Head album, Dezember 1971

Ritchie Blackmore al Grand Hotel in Montreux, durante le registrazioni dell’album “Machine Head” (dicembre 1971)
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