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Scherzo spesso con gli amici dicendo che odio le formulazioni “5 buoni consigli per…”, ma per chiudere il 2015, sono io a scrivere delle 10 (o più cose) che mi porterò nell’anno nuovo.

Sono momenti o sensazioni che mi hanno colpito e che magari per gli altri non sono così interessanti.

Di base la cosa divertente è averci pensato, e concentrandomi un po’, averne tirate fuori molte in più che dieci. Ma rispetterò la promessa: solo 10.

E ringraziando The Light Canvas per l’ospitalità ad un post così personale, provo a stilare questo elenco.

I Personaggi

La storia di Peter Norman

Quest’estate ho letto d’un fiato il racconto di Riccardo Gazzaniga, la storia di quell’unico bianco sul podio dei 200 metri a Mexico City, immortalata in una foto storica. È la foto del gesto di due uomini di colore. Un gesto forte di ribellione che non ha permesso di osservare bene quell’uomo, bianco come me, immobile sul secondo gradino.

E mi sono emozionato, rendendomi conto sul serio di cosa significhi ribaltare il punto di osservazione. Un grande uomo che si è battuto con i colossi dell’atletica e contro un mondo che non ha voluto comprenderlo e che lo ha relegato ad una vita da escluso. Leggete il racconto se ancora non lo avete fatto.

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Khaled al-Asaad era il direttore del sito archeologico di Palmira

Qualche parola per rendere onore ad un grande uomo.

Khaled al-Asaad era il direttore del sito archeologico di Palmira, antica città della Siria che nel secondo millennio a.C. era un fiorente centro commerciale. Palmira è un bene monumentale protetto dall’UNESCO.

È stato decapitato e appeso a un palo della luce dai jihadisti dello Stato islamico, perchè si sarebbe rifiutato di indicare ai suoi aguzzini i luoghi in cui sono stati nascosti importanti reperti romani prima dell’occupazione della città da parte dell’Isis.

Resta il gesto forte ed orgoglioso di un amico dell’umanità, di un simbolo della cultura.

Palmira

BB King

Se ne è andato nel maggio di quest’anno.

L’ho  “conosciuto” nel 1985, ascoltando la colonna sonora del film di John Landis “Tutto in una notte”. E’ diventato un mito quando con altre 20.000 persone l’ho ammirato con la sua chitarra Lucille in Piazza San Carlo a Torino, in uno storico concerto del luglio 1995.

Resta leggendaria la sua chitarra. Nell’inverno del 1949, B.B. King stava suonando in una sala da ballo nell’Arkansas. Per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene. Due uomini incominciarono a litigare, facendo cadere il barile contenente il kerosene infuocato sul pavimento. Si scatenò l’inferno. Una volta fuori, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson semi acustica, nell’edificio in fiamme e rientrò per recuperarla. Il giorno dopo, scoprì che i due uomini avevano combattuto per una donna chiamata Lucille e decise di chiamare Lucille la sua prima chitarra, così come tutte le chitarre che ha posseduto da quell’esperienza quasi fatale, per ricordarsi di non fare mai più una cosa del genere.

SAN RAFAEL, CA - FEBRUARY 26: B.B. King performs at Marin Center on February 26, 2014 in San Rafael, California. (Photo by Steve Jennings/WireImage)
SAN RAFAEL, CA – FEBRUARY 26: B.B. King performs at Marin Center on February 26, 2014 in San Rafael, California. (Photo by Steve Jennings/WireImage)

Aylan Kurdi

Un bimbo siriano che è diventato immagine della tragedia a cui abbiamo assistito con colpevole distacco. Siamo stati forse più infastiditi dalla sua foto sulla spiaggia che non colpiti. Brutto segnale di distacco dalla realtà, subissati da notizie ed aggiornamenti sullo “spread” e sul “Brent”. Un simbolo che non dovrebbe essere neanche commentato.

FILE - In this Sept. 2, 2015 file photo, a paramilitary police officer investigates the scene before carrying the lifeless body of Aylan Kurdi, 3, after a number of migrants died and others were reported missing when boats carrying them to the Greek island of Kos capsized near the Turkish resort of Bodrum. The tides also washed up the bodies of the boy's 5-year-old brother Ghalib and their mother Rehan on Turkey's Bodrum peninsula. Their father, Abdullah, survived the tragedy. (AP Photo/DHA, File) TURKEY OUT

Le Foto

La foto di Sidney

Questa estate Sam Yeldham, fotografo australiano, si è appostato al porto di Sydney per realizzare un timelapse della tempesta in arrivo nella metropoli australiana.

Mentre armeggiava con la sua fida reflex, arriva una coppia di novelli sposi che si vuole far ritrarre da un fotografo nella baia. E mentre discutono sul dove posizionarsi, il buon Sam scatta splendide pose, che posta immediatamente su Instagram.

Risultato? Foto virale e ricerca nel cyberspazio dei due sposini. Con finale zucchero e miele: un messaggio sul profilo di Sam che dice…(Leggi)

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Il biglietto di Simone

Kazan 2015 – Campionati mondiali di nuoto 2015: Il pesarese Simone Ruffini, dopo una gara massacrante vinta con uno sprint negli ultimi 100 metri, si aggiudica la medaglia d’oro sulla distanza dei 25 km. E con un colpo di teatro degno di un grande professionista della comunicazione elabora una sua personalissima proposta di matrimonio ad Aurora Ponselè sul podio Mondiale.
Un genio dei media, oltre che un grande atleta!

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I 100 anni della nonna

Non potrei non avere dei ricordi personali da traghettare e sicuramente uno di questi, fantastico è per i 100 anni della nonna. Non un compleanno qualsiasi, il centenario per chi è nato nel 1915 ed ha avuto la forza di attraversare un intero secolo. Complimenti al bravissimo Domenico Summa per lo scatto. Spero con lui di realizzare qualcosa di davvero importante nel 2016.

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I Fatti Curiosi

L’auto di Google che piace agli Hipster

Nell’anno nero della Volkswagen, una piccola storia di amicizia tra una piccola auto a guida autonoma e la bicicletta “a scatto” di un Hipster.

Leggi la storia

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Il (falso) tweet del patron di Esselunga Caprotti a @Astrosamantha

Samantha Cristoforetti l’11 giugno torna sulla Terra dopo aver passato 200 giorni nella stazione spaziale orbitante. Un bel giorno, in un mondo ormai tutto tweet e like, le arriva da un arzillo 90enne (Bernardo Capriotti, patron di Esselunga) un messaggio splendido.

Il profilo di Caprotti si è poi rivelato un fake, ma la poesia del messaggio resta.

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Il Selfie più bello

Poche, pochissime parole per una foto che racconta la parte più bella del mio 2015. Una istantanea che racconta la forza e la speranza, le nuove energie, la voglia di stare insieme.

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Buon 2016 a tutti!!!

 

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