Mancano pochi giorni alla regina delle grandi classiche di ciclismo primaverili: la Milano – Sanremo.
Una danza di quasi 300 chilometri da Milano alla città dei fiori, che sabato andrà ad incoronare il successore del polacco Michal Kwiatkowski nell’albo d’oro.
Tra i favoriti: Peter Sagan in pole position, Kwiatkowski per il bis. Ma si spera in una vittoria tricolore, magari di Elia Viviani, segnalato in grande spolvero.
Al momento della sua nascita, la Milano-Sanremo fu concepita come una linea diretta da Milano, il cuore industriale del Nord Italia, a San Remo, la località balneare alla moda della riviera italiana, con i suoi marchi “Belle Epoque ville”.
La prima edizione ufficiale della Milano Sanremo risale al 14 aprile 1907: 60 piloti iscritti, ma solo in 33 avevano partecipato, poiché in condizioni di freddo estremo.
Quell’anno la vittoria andò al francese Lucien Petit-Breton che ha completato i 286 km con una velocità media di 26,206 chilometri all’ora.
Solo in 14 atleti quell’anno hanno completato la gara.
Il primo vincitore italiano della Milano-Sanremo fu Luigi Ganna che ha vinto nel 1909 con un’ora di stacco sul francese Emile Georget.
Nel 1910 la gara, svoltasi in Primavera, fu in condizioni climatiche estreme, tanto che i piloti furono costretti a rifugiarsi nelle case lungo le strade a causa della forte tempesta di neve.
Solo 4 su 63 piloti arrivarono al traguardo con la vittoria del francese Eugène Christophe, anche se pensava di aver preso una strada sbagliata e non si rese conto di essere stato il primo a raggiungere Sanremo.
Dal 1917 al 1928 Girardengo ottenne il record di 11 podi, sei volte vincitore.
Il percorso della Milano-Sanremo ha avuto poche significative variazioni dagli inizi del Novecento ad oggi. Nei primi anni, il tratto di maggior difficoltà della corsa era il Passo del Turchino, dove spesso avevano luogo le azioni decisive; tuttavia, con il passare degli anni e l’avvento del ciclismo professionistico, l’ascesa del Turchino si rivelò non eccessivamente impegnativa e troppo lontana dal traguardo per essere risolutiva.
Fra le vittorie più belle degli ultimi due decenni vanno ricordate quella di Sean Kelly nel 1992, quando l’irlandese raggiunse Moreno Argentin lungo la discesa del Poggio per poi batterlo in uno sprint a due, e quella di Andrei Tchmil nel 1999, che con un allungo all’ultimo chilometro riuscì a giungere sul traguardo con pochissimi secondi d’anticipo sul gruppo, regolato da Zabel.
L’edizione del 2013, la prima disputata di domenica nel dopoguerra, è stata interrotta a Ovada per un’intensa nevicata. I corridori sono stati trasportati in pullman fino ad Arenzano, dove sono stati fatti ripartire con i distacchi registrati a Ovada.
Una curiosità cinematografica: la Milano-Sanremo è citata nel film Fantozzi contro tutti, del 1980. In particolare il nuovo direttore, il temuto visconte Cobram, dopo aver correttamente citato il terzo e il secondo classificato dell’edizione del 1931, chiede al rag. Fantozzi chi sia stato il primo. Alla domanda Fantozzi risponde: «Primo? Carnera!».
Museo dei Campionissimi
Viale dei Campionissimi, 2
Novi Ligure (AL)
Apertura mostra
Venerdì:15-19
Sabato-Domenica e Festivi: 10-19
@museodeicampionissimi
www.distrettonovese.it
#storiedibici
Storia di una ruota che Gira
18 marzo — 8 luglio 2018
Inaugurazione mostra
Domenica 18 marzo 2018, ore 11.00 (ingresso gratuito tutto il giorno fino alle ore 19.00).
Contatti
Tel: 0143 322634
e-mail: [email protected]
Ingresso
€ 7,00 (intero); € 4,00 (ridotto).