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Ogni epoca ha avuto i suoi luddisti. Oggi, in piena era dell’Intelligenza Artificiale Generativa, i sabotatori del progresso non sono operai in rivolta contro i telai meccanici, ma manager e dirigenti convinti che la AI serva giusto a scrivere una lettera formale o a dare una spennellata digitale a un progetto architettonico. E così, mentre il mondo evolve, i nostri uffici restano incastrati nel 2005.

E tutto questo per cosa? Per continuare a perdere tempo in discussioni inutili con un capo “grigio dentro”, che vuole sempre avere ragione, e con i suoi collaboratori vecchio stampo, lenti come lemuri e convinti di poter rendere vincente l’azienda affidando i compitini come alle elementari.

Ecco dieci cose che la AI potrebbe fare brillantemente in ufficio, se solo qualcuno le desse il permesso.

1. Rispondere alle email noiose

La AI potrebbe filtrare, riassumere e rispondere in automatico al 90% delle email che ricevi ogni giorno. Ma no, meglio perdere ore a scrivere risposte di circostanza, che poi il capo pensa che se non soffri, non lavori.

2. Automatizzare i report settimanali

Raccogliere dati, generare tabelle e scrivere relazioni: la AI potrebbe farlo in pochi minuti. Ma no, continuiamo a passare il venerdì pomeriggio a copiare e incollare numeri in Excel come monaci amanuensi.

3. Creare presentazioni PowerPoint decenti

Basta con le diapositive oscene piene di testo e clipart di dubbio gusto. Una AI potrebbe generare presentazioni efficaci e visivamente accattivanti in un attimo. Ma il capo vuole mettere le mani su ogni slide, quindi niente da fare.

4. Snellire le riunioni interminabili

Un’AI potrebbe sintetizzare in tempo reale gli interventi e produrre verbali perfetti. Invece, le riunioni durano ore perché tutti devono dire qualcosa, anche quando non hanno nulla da dire.

5. Fare da assistente personale (quello che non possiamo permetterci)

Programmare riunioni, gestire calendari, ricordarti le scadenze: tutto lavoro perfetto per una AI. Ma è più “professionale” farsi sopraffare dal caos e dimenticare appuntamenti importanti.

6. Semplificare il project management

Dal monitoraggio dei task alla gestione delle scadenze, la AI potrebbe rendere tutto più fluido. Ma i capi preferiscono tabelle manuali su Excel e infinite email di follow-up.

7. Ottimizzare il reclutamento e i colloqui

L’AI potrebbe filtrare CV, analizzare skill e persino condurre i primi colloqui. Ma niente, il capo si fida solo del “sesto senso” (quello che ci ha già fatto assumere tre incompetenti).

8. Migliorare la customer experience

Assistenza clienti, chatbot intelligenti, personalizzazione dei servizi: la AI potrebbe fare miracoli. Ma l’azienda preferisce lasciare i clienti in attesa per 30 minuti con la musichetta di sottofondo.

9. Evitare errori nei documenti legali e contratti

Un’AI può analizzare e correggere contratti, evidenziando incongruenze. Ma meglio lasciare che l’ufficio legale si perda nei dettagli per settimane.

10. […]

Questa proprio non vogliamo regalarla ai Capi “grigi dentro” e la lascio alla vostra fantasia…

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