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Ricordate il periodo in cui gli oggetti si disegnavano ispirandosi a “possibili visitatori alieni” ?

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La Futuro House è stata progettata negli anni Sessanta dall’architetto finlandese Matti Suuronen come un’innovativa casa vacanze facile da assemblare. Il suo aspetto vivace e la forma moderna riflettono lo spirito di ottimismo e di sperimentazione che caratterizzò il decennio nel quale vennero costruite diverse Futuro House in tutto il mondo.
Tuttavia, queste strutture andarono ben presto fuori moda e molte vennero abbandonate.

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Ma quella che raccontiamo è una storia di rinascita, di restauro, di ritorno allo splendore.

Craig Barnes era un bambino molto attento al paesaggio, che spesso visitava il Sudafrica, durante la sua infanzia.

E proprio in Sudafrica si trovava una Futuro House: il nome dato alle particolarissime case prefabbricate a forma di astronave iconiche degli anni Sessanta.

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Ogni volta che visitava la zona con la famiglia voleva sempre andare a vederla. Molti anni dopo, durante un viaggio di ritorno in Sudafrica, il bambino, che nel frattempo era diventato un affermato artista londinese, realizzò il suo sogno d’infanzia di acquistarne una, intraprendendo un grandioso progetto di restauro.

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Fu proprio così che Barnes trovò questa casa: fatiscente e decadente, con un urgente bisogno di riparazioni. Fortunatamente è stato all’altezza della sfida e ha riportato questo pezzo iconico di architettura al suo antico splendore: 1 camera da letto, 1 bagno, 6 sedute reclinabili

La Futuro House attualmente è “parcheggiata” sul tetto della Central Saint Martins di Londra – University of the Arts London

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