Questa storia inizia a Londra, per la precisione nella zona di Regent’s Park.
Siamo nella casa dei coniugi Marks e Kennedy, proprietari della famosa catena di abbigliamento Marks & Spencer.
In questa casa alle pareti sono appese due opere d’arte di inestimabile valore: il ”Fruits sur une table ou nature au petit chien” di Paul Gauguin e ”La femme aux deux fauteuils” di Pierre Bonnard.
Il 6 giugno del 1970 le due opere vengono trafugate ed inizia un viaggio che durerà più di 40 anni.
Mentre a Londra si cerca di capire dove possano essere finite le opere, le due tele attraversano la Manica e, arrivate a Parigi, vengono trasportate su un treno Parigi-Torino, evidentemente per essere rivendute sul mercato nero, lontane da occhi indiscreti.
Ma succede qualcosa, forse alla frontiera e, per evitare problemi, le tele vengono abbandonate su un piano portabagagli.
Di fatto, le due tele restano lì, a bordo del treno, e quando a Torino il personale sale per le pulizie le prende e le porta all’Ufficio oggetti smarriti, come un qualsiasi ombrello dimenticato sul sedile.
Nel 1975, un’asta delle Ferrovie dello Stato mette in vendita tutti gli oggetti non reclamati e un operaio siciliano della Fiat nota i due quadri. Non è un esperto d’arte, ma se ne innamora e li acquista con altri oggetti per la cifra di 45.000 lire (attualizzando sarebbero circa 250 euro).
Fiero dei suoi acquisti, le appende in cucina, prima a Torino e poi, dopo la pensione, nella sua casa in Sicilia.
E’ suo figlio, studente d’architettura, nel 2013 fa incuriosirsi sfogliando un catalogo di Gauguin in cui riconosce una tela a lui familiare. Chiama due esperti, che a loro volta chiedono l’aiuto dei Carabinieri e così in poco tempo si arriva a chiudere il cerchio su questa bizzarra storia, grazie soprattutto ad una accurata e quasi testarda opera di ricostruzione dei fatti da parte del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio culturale.