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Nasceva il 22 agosto del 1908 Henri Cartier-Bresson, fotografo di fama mondiale e pioniere del foto-giornalismo, tanto da meritare l’appellativo di “occhio del secolo”.
Teorico dell’istante decisivo in fotografia, ha anche contribuito a portare la fotografia di stampo surrealista.

Nel 1932 comprò la sua prima macchina fotografica, una Leica 35 mm con lente50 mm che l’accompagnerà per molti anni.

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Curiosa la storia della sua mostra al MOMA di New York.
Nel 1946 viene a sapere che il MOMA di New York intende dedicargli una mostra “postuma”, credendolo morto in guerra: si mette in contatto con il museo e dedica oltre un anno alla preparazione dell’esposizione, inaugurata il 1947, anno in cui fonda insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa Agenzia Magnum.
A proposito della mostra al MOMA, interesante scoprire le vicissitudini del suo scrap book.
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Lo Scrap Book è l’album che Cartier-Bresson preparò per la mostra al MOMA nel 1946. Partito per gli USA con circa 346 foto nella valigia, all’arrivo acquistò un album (“scrap book” in inglese) e vi collocò le immagini per mostrarle ai curatori. Dopo la mostra, finì sepolto in una valigia e poi nella biblioteca di casa, dove passò inosservato alla stessa moglie dell’artista fino al 1992, quando Cartier-Bresson ne aveva rimosso gran parte delle immagini a causa del deperimento della carta dell’album: soltanto 13 pagine rimasero integre.

Nel 2012 a Torino ci fu una splendida mostra del grande fotografo.
Fino al 21 ottobre al Forte di Bard, la mostra Landscapes, con splendide foto del maestro.

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