A pochi giorni dalla clamorosa notizia del rallentamento del progetto Titan di Apple, l’ambiziosa progettazione di una vettura della casa della Mela a guida autonoma, arriva una notizia forse ancora più clamorosa: la casa di Cupertino sarebbe in trattative con McLaren Technology group per l’acquisizione del costruttore inglese di supercar e di Formula 1.
La notizia arriva da una fonte piuttosto autorevole, Financial Times e avvalora l’ipotesi di alcuni analisti che il rallentamento (o addirittura la chiusura) del progetto Titan non dipendesse da un disinteresse per il mondo dell’automobile, ma piuttosto per una differente strategia.
McLaren potrebbe essere valutata sui 2 miliardi di dollari e per Apple si tratterebbe della maggiore acquisizione dopo i tre miliardi di dollari spesi per acquistare Beats Electronics.
Nel 2014 il Ceo Tim Cook aveva destinato un centinaio di persone al progetto di auto a guida autonoma, realizzando una massiccia campagna di acquisizione di tecnici del settore automobilistico: team guidato da Steve Zadesky, ingegnere della Ford e Johann Jungwirth, assunto dopo essere stato a capo della ricerca e sviluppo di Mercedes-Benz. Non due personaggi passati per caso…
Ai primi di settembre arriva però una prima notizia di rilievo: il New York Times annuncia la sostanziale chiusura, dopo oltre 2 anni di studi e ricerche, del progetto Titan. Quasi di rimbalzo FT annuncia oggi che da mesi la McLaren sarebbe ormai vicina ad un passaggio di proprietà.
Cosa spinge l’azienda americana a questo cambio di rotta?
Analizzato la attuale situazione del mercato, provo a formulare tre mie ipotesi:
- Apple potrebbe essersi resa conto di essere partita molto in ritardo rispetto a Google nella realizzazione di una auto a guida autonoma, scoprendo la difficoltà di gestione del progetto e l’enorme numero di variabili in gioco sia nella progettazione che nella industrializzazione di un auto così innovativa. Prima di stringere in maggio un accordo con Google, la FCA di Marchionne aveva annunciato di aver studiato per molti mesi una formula di accordo con Apple, ma evidentemente i problemi di piattaforma tra le due case potrebbero essere stati troppo grandi
- Gli analisti americani potrebbero aver scelto uno scenario alla motorizzazione di massa con sistemi a guida autonoma. Così come Elon Musk con la sua Tesla, Apple potrebbe essersi resa conto che per rendere profittevole un mercato così complesso come l’Automotive sia necessario lavorare in fasce alte di mercato, addirittura supercar. McLaren produce auto di lusso che possono raggiungere prezzi di vendita di un milione di dollari e lo scorso anno ha prodotto 1.654 veicoli, per un giro d’affari di 450 milioni di sterline. Sviluppare soluzioni molto sofisticate, con una tiratura ridotta del numero di veicoli rende molto più semplice e remunerativo un approccio all’industria automobilistica.
- Ipotesi meno affascinante e più pragmatica: i piani strategici di McLaren prevedono l’investimento di un miliardo di sterline in ricerca e sviluppo nei prossimi sei anni. Una cifra molto elevata. Per fare una proporzione: Apple capitalizza 600 miliardi di dollari. Potrebbe dunque essere per Apple un investimento strategico, o anche solo una diversificazione degli investimenti.