“Lo so che non si sceglie dove nascere, ma io sono stato fortunato a nascere a Trieste, e poi ancora fortunato. Ho una bella famiglia, ho sempre fatto quello che mi piaceva, il calciatore, l’allenatore”
Cesare Maldini, 10 gennaio 1997 – ‘IO, MISTER BUONSENSO’, intervista a Gianni Mura
Dal 5 maggio Casa Milan ospita una mostra dedicata al grande Cesare Maldini.
Cogliamo l’occasione di questo evento, per raccontare la figura di un uomo e calciatore che ha attraversato la storia dei rossoneri, lasciando un’impronta indelebile.
Cesare Maldini è stato il secondo Capitano storico dal 1961 al 1966. Al Milan arriva nella stagione 1954/1955 e durate la sua permanenza in rossonero ha vinto quattro scudetti, una coppa Latina e una Coppa Campioni, collezionando 347 presenze e 3 gol.
Cesare ha iniziato la carriera come terzino sinistro, adattandosi poi al ruolo di stopper e infine libero, ruolo che ricoprì con grande personalità che lo faceva distinguere dagli altri difensori per la sua classe.
Fu il Capitano della prima Coppa Campioni vinta dal Milan e da una squadra italiana. Era il 22 maggio 1963 quando a Wembley la squadra allenata da Nereo Rocco vinse 2 a 1 contro il Benfica con una doppietta di José Altafini
Nel mitico stadio londinese Cesare Maldini sollevò la Coppa dalle grandi orecchie.
Nella sua seconda vita calcistica, il suo primo incarico da allenatore fu come vice di Rocco nella panchina del Milan per tre stagioni, poi allenò il Foggia, la Ternana e il Parma che portò dalla C1 alla B.
Nel 1980 accettò l’incarico federale di l’allenatore in seconda della Nazionale azzurra, anche lui parte della fortunata e vincente spedizione al Mundial di Spagna, vinto dagli azzurri con i gol di Pablito Rossi ed una squadra di campioni leggendari.
Allenò l’Under 21 con cui vinse per tre volte di seguito il titolo di campione d’Europa.
Nel 1996 diventò ct azzurro e rimase sulla panchina della nazionale fino al 1998, quando in Francia l’Italia venne eliminata dai padroni di casa ai rigori, con i fatali errori di Albertini e Di Biagio.
Resta il ricordo di un uomo influente negli spogliatoi da giocatore (Nereo Rocco “delegava” a lui la risoluzione di certi problemi di spogliatoio), da allenatore e di un uomo che ha lasciato il segno in chi ha potuto giocare e lavorarci insieme.
In una recente intervista, Franco Causio, uno degli uomini della spedizione vittoriosa al Mundial dell’82 ha dichiarato:
“Cesare per noi era un fratello maggiore, ci è stato vicino nei momenti particolari, specialmente a noi che non eravamo titolari. Un episodio? Il momento in cui lui e Bearzot facevano la riunione tecnica: sicuramente insieme lassù in alto alleneranno qualcuno”
Mondo Milan è un’esperienza espositiva che presenta in forma spettacolare i Trofei dell’AC Milan, e racconta la storia del Club attraverso l’incontro innovativo tra i rari cimeli storici e le più moderne tecnologie interattive.
Un’esperienza che permette di rivivere le emozioni di centoquindici stagioni di storia rossonera, sodalizio imprescindibile tra i successi, le ombre e le luci del passato e il presente del Club, già proiettato nella multimedialità. Dalla Galleria dei Campioni alla Sala dei Palloni d’Oro, dalla Sala dei Trofei con le coppe più importanti conquistate dal Milan fino a oggi al teatro olografico: ricordi e testimonianze si fondono agli oggetti che hanno fatto la storia rossonera in un crescendo di emozioni.