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Visionario appassionato d’auto e inventore di tecnologie avanzate realizzate artigianalmente, Preston Tucker viene ricordato per la realizzazione di un auto con cui voleva rivoluzionare il mercato: la Tucker Torpedo del 1948.

Costruì a partire degli anni ’30 vetture da competizione, pluri-vittoriose, fondando nel 1935 la Miller and Tucker Inc per la produzione di auto da corsa.

Successivamente Tucker tornò in Michigan con l’intenzione di avviare una sua produzione di autoveicoli. Con l’approssimarsi della seconda guerra mondiale in Europa si dedicò alla costruzione di veicoli militari realizzando nel 1938 un prototipo di autoblindo compatto, Il Tucker Tiger Tank.

Preston Tucker

Curioso il motivo per cui venne rifiutato dall’esercito degli Stati Uniti il suo veicolo: dotato di un possente motore Packard V12 era accreditato di una velocità di 78 miglia orarie (125 km/h) su terreno accidentato, e di ben 114 miglia orarie (183 km/h) su terreno livellato, troppo in eccesso rispetto alle specifiche richieste.

Nel dopoguerra fondò nel 1946 la Tucker Corporation con lo scopo di produrre automobili.

Il governo degli Stati Uniti stava svendendo all’asta fabbriche dismesse della produzione bellica e Tucker riuscì a farsi concedere dal Governo Americano un grande ex stabilimento militare, che era servito alla produzione di motori per le “fortezze volanti”, fondando così la Tucker Corporation.

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Per la sua auto Tucker volle un’impostazione decisamente innovativa sia sotto il profilo meccanico, sia estetico, dell’aerodinamica e della sicurezza. Le sue specifiche iniziali prevedevano un automobile ricchissima di innovazioni: un motore posteriore trasversale di 9650 cm³ con un regime di rotazione di poco più di 1000 giri per garantire silenziosità e durata, i freni a disco, l’alimentazione ad iniezione e soluzioni per la sicurezza attiva e passiva molto avanzate per l’epoca. Il progetto era ambizioso e gran parte di queste specifiche venne adottata.

Il designer Alexander Sarantos Tremulis, noto fino dagli anni trenta per aver contribuito alla realizzazione di celebri modelli fu ingaggiato il 24 dicembre 1946 e completò i disegni dell’avveniristica carrozzeria in soli sei giorni. Il 31 dicembre 1946, Tucker approvò il progetto, chiamando la vettura “Torpedo”.

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Dopo una grande campagna pubblicitaria il primo prototipo venne presentato il 19 giugno 1947.

La grandiosa presentazione, al cospetto di migliaia di persone, rischiò di essere disastrosa, il prototipo ebbe all’ultimo minuto problemi alle sospensioni ed al motore e Tucker improvvisò per due ore mentre i suoi tecnici provvedevano alle riparazioni d’emergenza. Infine venne spinta a mano sul palco e accolta dagli applausi; fu un notevole successo di pubblico, ma per la versione definitiva si intervenne con importanti e ripetute modifiche.

Nel 1948 l’auto venne prodotta solo in alcuni esemplari.

Tratto distintivo della Tucker ’48 era il terzo faro frontale centrale, “occhio del ciclope”: orientabile dal guidatore, allo scopo di illuminare la strada durante una curva. Era inoltre dotato di un sistema di copertura, poiché in alcuni degli stati americani, vigevano leggi che non permettevano alle auto di avere più di due fari frontali.

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Boicottato dalle industrie automobilistiche dell’epoca e da politici corrotti, Preston Tucker non riuscì ad avviare la produzione in serie della Torpedo, certamente così innovativa da poter mettere in crisi il settore automobilistico americano di quegli anni. Venne infatti travolto da problemi legali e fu costretto al fallimento, accusato di bancarotta fraudolenta nel 1949.

Venne assolto nel gennaio 1950 ma ormai la sua fabbrica non esisteva più. Alla Tucker Corporation fu negato successivamente anche lo stabilimento produttivo (poiché era stato concesso a Tucker con l’obbligo di produrre almeno 50 vetture in un anno); Tucker venne assolto anche perché era riuscito nell’intento, nonostante le numerose avversità, dimostrando così la sua buona fede. La produzione totale fu di 51 vetture.

Tucker leaving factory in 1948
Preston Tucker abbandona nel 1948 lo stabilimento di produzione, a seguito di vicissitudini legali

Ad oggi delle 51 Tucker Torpedo prodotte ne rimangono 47, compreso il primo prototipo detto “Tin Goose”, conservato allo Swigart Antique Auto Museum in Pennsylvania, che è la vettura “numero zero”, le altre hanno una numerazione di serie dal n. 1001 al 1051 ma quest’ultima non è considerata tecnicamente una delle 51 Tucker originali (50 più la “Tin Goose”) in quanto fu acquistata non finita e completata solo negli anni ’80.

Alla storia di Preston Tucker e della Torpedo è stato dedicato il film Tucker, un uomo e il suo sogno, diretto nel 1988 da Francis Ford Coppola.

Scena culmine del film è l’autodifesa di Tucker in tribunale, impreziosita dalla sua frase contro i burocrati conservatori:

Se Franklin fosse vivo oggi, finirebbe in galera per aver fatto volare un aquilone senza permesso…”

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