La Villa della Regina è una villa seicentesca situata sulla collina di Torino. Costruita per volere di Maurizio di Savoia
Fu progettata intorno al 1615 dall’architetto romano Ascanio Vitozzi, il progettista del Palazzo Reale di Torino, che però morì nello stesso anno. La Villa, originariamente concepita come una sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti, venne allora realizzata dagli architetti Carlo e Amedeo di Castellamonte
In seguito fu destinata a dimore delle sovrane sabaude, motivo del nome con cui è conosciuta attualmente. Fa parte del circuito delle Residenze sabaude in Piemonte e dal 1997, la Villa è iscritta alla Lista del Patrimonio dell’umanità come parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.
Colpita dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, la Villa ha conosciuto in seguito un lungo degrado, durante i quali i suoi esterni furono ricoperti con accumuli di vegetazione infestante che arrivarono fino ad un volume di 400 000 metri cubi di piante.
Si è posto rimedio a partire dal 1994, con lavori di disinfestazione e restauro durati oltre dieci anni conclusi con la riapertura del 2007.
Un paio di curiosità:
Nel corso del regno di Umberto I diversi arredi furono trasferiti a Roma, al Palazzo del Quirinale, tra cui la celebre libreria eseguita dall’ebanista Pietro Piffetti.
Nel giardino è stata riportata in vita la vigna, così che nel 2008 è stato possibile eseguire la prima vendemmia di Freisa.