Prende il nome da padre Sebastian Kneipp, un abate tedesco che cominciò a interessarsi alla medicina naturale e all’idroterapia a seguito di una polmonite tubercolosa che lo colpì da giovane e per la quale era stato dato per spacciato. Kneipp ogni giorno raggiungeva di corsa le rive del Danubio e si tuffava nudo per pochi secondi nell’acqua gelida; poi si rivestiva e correva a casa. Dopo sei mesi era guarito.
Kneipp aveva intuito che gli stimoli improvvisi e costanti con l’acqua fredda attivano il sistema immunitario e quello circolatorio e che l’acqua dissolve le tossine che non permettono al sangue di circolare nel modo giusto, ripristinando così la salute.
Il percorso Kneipp consiste nel camminare su sassi di fiume stondati, posti al fondo di vasche che alternano acqua calda e acqua fredda, contrasto termico che è alla base del percorso. L’applicazione dell’acqua fredda sulla cute riscaldata provoca immediatamente rapida vasocostrizione, leggera ipertensione, attivazione del ricambio di sangue e aumento del respiro cardiaco. Dopo 10-15 minuti inizia la reazione riflessa del circolo sanguigno: il sangue viene richiamato in superficie, si attiva il tono vascolare e il respiro diventa più lento e profondo, la pressione e il tono cardiaco si regolarizzano, la muscolatura e gli organi interni si rilassano.
Questo processo, chiamato da Kneipp effetto pompa ematica, attraverso lo spostamento di notevoli masse di sangue prima dalla superficie al profondo e poi viceversa, favorisce il miglioramento dell’irrorazione dei tessuti, la diminuzione degli spasmi e dei dolori in genere e attiva la digestione e gli organi interni.