La mostra dello scorso anno di Keith Haring a Palazzo Reale di Milano è stata un viaggio, allegro e colorato, fra le opere del grande artista statunitense, noto in tutto il mondo per i suoi personaggi in movimento che abbelliscono case e palazzi delle maggiori città del mondo.
Nato nel 1958, Haring sviluppò un precocissimo talento ispirato ai cartoni animati di Walt Disney, coltivato poi negli anni con la visita a numerosi musei, facendo immediatamente sorgere forti influenze di Dubuffet, Jackson Pollock, Paul Klee e soprattutto della Pop Art di Andy Warhol e l’arte di Alechinski: entrambi avranno su Haring un forte ascendente.
Trasferitosi a New York per motivi di studio, la sua arte si arricchì delle suggestioni derivate dalla sua amicizia con Jean-Michel Basquiat e con gli autori della Beat Generation, come Burroughs.
Haring lavorò in tutta l’America e riscosse successo anche in Europa: celebre, ad esempio, la sua opera “Tuttomondo” sul muro del convento di Sant’Antonio a Pisa, la sua ultima opera pubblica, nonché ultimo inno alla vita poco prima della morte.
Ma sapevate che Haring ha anche dipinto delle auto?
Nel 2016, a Los Angeles, la mostra The Unconventional Canvases of Keith Haring , al Petersen Museum, ha raccolto per la prima volta insieme tutte le auto dipinte da Keith Haring.
Tra queste, una BMW Z1, una Land Rover, una SCAF/Mortarini Mini Ferrari 330 P-2 del 1962, una Buick Special del 1963 ed anche una moto.
La più bella? Difficile dirlo, ma forse la Z1 è stata davvero la sua auto più bella!