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Paolo Caliari, detto il Veronese è stato un pittore italiano del rinascimento, attivo a Venezia e in altre località del Veneto.

Caliari è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Le nozze di Cana (1563), quadro molto noto anche per essere stato collocato nella sala della Gioconda al Louvre, Cena a casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582).

Le nozze di Cana - Louvre (Parigi)
Le nozze di Cana – Louvre (Parigi)

Formatosi come pittore della scuola veronese nella bottega di Antonio Badile, iniziò ben presto a ricevere importanti committenze.

Insieme a Tiziano, più anziano di una generazione, e a Tintoretto, Paolo Veronese è considerato uno del “grande trio che ha dominato la pittura veneziana del cinquecento”. Conosciuto come un ottimo colorista, dopo un periodo iniziale iscrivibile alla pittura manierista, sviluppò uno stile naturalistico di pittura, sotto le influenze del Tiziano.

La sua opera ha anticipato l’arte barocca, ispirando numerosi artisti come Annibale Carracci, Sebastiano Ricci, Pietro da Cortona, Giambattista Tiepolo, fino a Eugène Delacroix.

Due suggerimenti per capire le sue opere.

Alla Galleria Sabauda di Torino: Cena in casa di Simone, 1556

Cena in casa di Simone - Torino Galleria Sabauda
Cena in casa di Simone – Torino Galleria Sabauda

A Milano, da ottobre, allo splendido Museo Diocesano, “L’Adorazione dei Magi”.

L’opera è il Capolavoro per Milano 2018, giunto alla sua XI edizione. Il dipinto, di grandi dimensioni, proviene dalla chiesa di Santa Corona a Vicenza e sarà ospitato presso il Museo Diocesano dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019.

Paolo Veronese - Adorazione dei Magi
Paolo Veronese – Adorazione dei Magi

E se volete andare anche oltralpe…

  • Nozze di Cana, 1562-1563, Parigi, Louvre
  • Cena in casa di Simone, 1567-1570, Milano, Pinacoteca di Brera
  • Cena in casa di Simone, 1570-72, Versailles, Reggia
  • Cena in casa di Simone, 1571-1572, Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister
  • Cena a casa di Levi, 1573, Venezia, Gallerie dell’Accademia
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