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Lo Studio Armando Testa e la famiglia hanno deciso di donare a Torino l’opera “Sintesi 59” che verrà ufficialmente inaugurata oggi 26 ottobre in piazza XVIII Dicembre nello spartitraffico centrale dello slargo, davanti alla vecchia stazione di Porta Susa e allo scivolo che si collega al nuovo terminal ferroviario.

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Un omaggio alla creatività di Armando Testa, disegnatore e pubblicitario torinese che ha raccontato per decenni l’Italia produttiva con la sua inconfondibile visione grafica minimalista.

Un punto di amaro e mezzo di dolce: è semplicemente perfetta la trascrizione visiva di Armando Testa per il Vermouth di casa Carpano battezzato, in piemontese, Punt e Mes.

Sintetico, essenziale, il manifesto è esemplare dello stile maturo del grande grafico torinese, orientato nella direzione della massima efficacia comunicativa.
Nel vasto spazio bianco del foglio, la sfera e la semisfera impongono con forza all’occhio dello spettatore grazie al tono rosso acceso, che richiama il colore del liquore, e al rilievo tridimensionale che assumono attraverso il gioco delle ombreggiature.
La nitidezza formale del manifesto risente delle contemporanee ricerche astratte di matrice concettuale.

Armando Testa è stato un noto disegnatore, cartoonist e autore grafico e di testi per il settore della pubblicità. Fece del minimalismo nel segno grafico e dell’immediatezza delle tag line le sue armi vincenti.

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Fra le molteplici figure da lui ideate nel corso di una lunghissima carriera, degni di particolare menzione sono i famosi Caballero misterioso, pistolero messicano, e Carmencita, sua innamorata, protagonisti di un famoso Carosello televisivo per una marca di caffè della torinese Lavazza, in voga negli anni settanta.

Altre pubblicità alle quali Testa ha legato il suo nome – spesso di aziende della sua città, Torino – sono state quelle per il digestivo Antonetto, la birra Peroni, i televisori Philco, i cappelli Borsalino, l’abbigliamento Facis, l’olio Sasso, il Punt e Mes, la Pirelli, la carne in scatola Simmenthal, i liquori della Martini & Rossi.

Dal 1954 il volto pubblicitario Carpano era rappresentato dal mondo storico-fiabesco di re Carpano che brindava con i più famosi personaggi dei due secoli scorsi, contemporanei alla nascita del Punt e Mes.

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Questo accostamento suggeriva costantemente l’anzianità della casa e la nobiltà del prodotto. Appariva sui muri, nelle confezioni, al cinema e sulla stampa.

L’idea della sfera e mezza destinata a rappresentare Punt e Mes ebbe spunto da una bambola giapponese trovata a Chinatown a San Francisco, e subito acquistata perché mi ispirava in quel momento una nuova stilizzazione di Re Carpano a tutto volume. Nella elaborazione a tavolino si trasformò invece in una sfera e mezza, il cui significato grafico equivale al nome di “Punt e Mes”.
Il cartello che ne nacque, pur essendo chiaramente grafico, è di una comunicativa elementare ed è estremamente mnemonico. L’immagine del nuovo cartello fu immediatamente trasferita nelle confezioni e nella pubblicità sulla stampa, ed utilizzata in variazioni audio-visive.

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